Sostegno esistenziale ai disorientati, anche dal Covid 19: un luogo reale e virtuale di ascolto e ri-orientamento
Viviamo in uno stato emergenziale e di allerta più o meno consapevole che si insinua nelle fragilità umane personali e sociali che, tra le righe del quotidiano, sollecita domande e richiede risposte. ‘A questo punto’ è una risposta alla domanda che ci siamo fatti dopo che abbiamo raccolto alcune esperienze sui territori dove operiamo. ‘A questo punto’, è una risposta a quanti desiderano fare come uno stato dell’arte della propria esistenza, che non si fermano alle paure più o meno giustificate di questo momento ma, anzi, potenziano la crisi come un’opportunità per rendersi migliori. Noi siamo artigiani della nostra vita e, come tali, ci prendiamo cura di noi stessi e delle azioni che produciamo per noi e i nostri cari. Il contesto in cui interagiamo a volte esaspera, preme, spinge, generando pressioni di vario di tipo che abbiamo il dovere di disinnescare insieme, quando da soli diventa difficile.
Così, ‘a questo punto’, un team di professionisti e volontari si sono messi insieme, pronti ad ascoltare chi sente particolarmente la difficoltà di questo tempo provando a fare insieme ‘il punto’ e una mappa da seguire per la propria vita, per affrontare meglio le vicissitudini di questo tempo e aaiutare meglio se stessi, i propri cari e chi è presente nel porpio mondo d’azione.
Il progetto, promosso dall’Associazione di Promozione Sociale Iperformare, con il contributo dell’Associazione di Volontariato Orientaventi (nelle sedi di Bologna, Cosenza, Lecce e Taranto), con il sostegno della Parrocchia di Bologna Santa Maria della Carità e il patrocinio morale dalle Acli provinciali di Bologna, è un modo per rispondere a quanti, smarriti anche dalle vicissitudini di questi ultimi mesi, sentono il bisogno di aprirsi e confrontarsi con professionisti e volontari.
Nel gruppo oltre a personale volontari, ci sono professionisti competenti come counselor, educatori, dottori in filosofia, in psicologia. Il primo contatto può avvenire attraverso diverse piattaforme telematiche dedicate, oltre che mediante messagistica su telefono cellulare e, in via preferenziale, attraverso un ‘punto di ascolto mobile’ presente per il momento una volta a settimana sul territorio. Questa presenza sarà segnalata di volta in volta, a volte proprio vicino casa.
La preziosa presenza del team di operatori, non chiude la porta a quanti vorranno unirsi per sviluppare le possibilità di presenza, previa opportuna formazione da eseguire per lo scopo specifico.
Il primo momento di ascolto segue una procedura specifica che, in via ordinaria, può durare per alcuni incontri periodici e regolari. Successivamente, se non si intravedono particolari necessità, il servizio potrà dirsi certamente completato; nel caso di un ulteriore proseguimento, la persona che lo vorrà, potrà essere orientata ad una specifica professionalità che farà il primo incontro gratuitamente.