Nell’ambito delle nostre iniziative formative abbiamo proposto, a quanti hanno partecipato, un “antico” e creativo modo di pensarci, di conoscerci, di raccontarci.
Il fascino della mitologia e dei suoi personaggi, una riflessione profonda che ne fa sull’essere umano ha stimolato la nostra creatività ed ha attirato la curiosità di tante persone che hanno preso parte a questi due appuntamenti gratuiti.
Il Mito della Caverna, la difficile sfida con se stessi di uscire dalla propria zona di comfort, battersi contro le illusioni e l’immaginazione, sciogliere le catene e lasciare uno spazio ampio e buio per dirigersi verso uno spazio più piccolo, ma luminosi. Quante volte ci è capitato di superare un luogo buio o una zona di comodo e ritrovarsi in una dimensione nuova? E quanto siamo stati forti e determinati a mantenere poi quella dimensione, ampliandola e facendo di tutto per non tornare indietro e accettando che non tutti possono approvare tutte le nostre scelte? Sono alcune delle riflessioni sulle quali ci onfronteremo durante il primo incontro.
La Biga Alata: …”La vera ragione per cui le anime si affannano tanto per scoprire dove sia la Pianura della Verità è che lí in quel prato si trova il pascolo congeniale alla parte migliore dell’anima [c] e che di questo si nutre la natura dell’ala, onde l’anima può alzarsi…”. Le nostre parti migliori, quelle che ci permettono di prendere il volo, di cercare il bello, il buono, il giusto ed il vero.